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ATTIENITI ALLA TRACCIA

Un brano per accompagnare la lettura: Dopo un lungo sbadiglio si sollevò stropicciandosi gli occhi, scosso dalla campanella della seconda ora. Il giovedì mattina era il giorno delle pulizie approfondite...

IL VUOTO È PUNTUALE

Un brano per accompagnare la lettura: Ogni sera legge ad alta voce ansimando. Le parole le danno un piacere fisico. Le piace pensare alla lettura come a qualcosa di necessario:...

DIALOGO DI DUE CANI BASTARDI – II PARTE

Questo è un racconto in parti, per leggere la prima clicca qui. Un brano per accompagnare la lettura: IV – La piccola Venezia I cani bastardi giunsero in una via...

LO STUPIDO DI TURNO

Sono lo stupido di turno, fino alla fine ci ho creduto.  Dovevo capirlo prima che sarei rimasto fregato. Troppi occhi nei miei occhi, ogni santo giorno, sono arroganti e mi deridono. Pretendono domande, così...

MILLENOVECENTOTTANTAQUATTRO

Esterno giorno. Il cielo è di un rosso inverosimile, fasullo. C’è una strada sterrata, tra filari di alberi e campi verdi. Sulla strada, un’utilitaria bianca. A bordo dell’utilitaria, una famiglia...

LA MORTE DI MIGUEL

Miguel Suarez è un nome scritto su un cartellino di carta bianca, fuori dalla cella, proprio come tutti noi.Miguel faceva un riso fantastico, da leccarsi i baffi.«Mia madre mi ha...

LA PRIMA

Un giorno arrivò in paese questa strana famiglia. Vidi due adulti, probabilmente i genitori e due bimbi piccoli, erano troppo lontani da me, per indovinarne l’età, notai solo che entrambi avevano i capelli corvini.Dell’apparizione di questa famiglia non se ne rese conto nessuno...

ROSA MAIALINO

Un solitario e pallido raggio di sole illuminava il cuscino di fianco al mio, vuoto.  Non avevo ancora iniziato a preparare la colazione, quando sentii Titan abbaiare in giardino. Guardando dalla finestra vidi Mathias, il figlio...

DIALOGHI DI DUE CANI BASTARDI

I – Alla stazione di Bologna La carezza pallida dell’alba iniziava a nudare quieta i colori dei binari vuoti e dei marciapiedi lucidi. Davide e Giulio, due cani bastardi, erano...

UN FOTTUTO REPRESSO

Ancora mezz’ora e questo maledetto turno domenicale sarà finito. Oggi sembrano tutti impazziti. Rita Scalzi si stropicciò gli occhi affaticati, poi prese a giocherellare con la penna stilografica, ricevuta in regalo anni prima, al...

MORTE DI UN SENTIMENTALE

Peppino Sparaccino seppe di dover morire in un caldo pomeriggio di luglio. Poche parole su un biglietto “Ti ucciderò stasera a mezzanotte”. Un tremito gli attraversò il corpo, ma l’uomo non si scompose più di tanto. Era sempre...

PIÙ DI UNA COSA SOLA

Il ciliegio è un albero banale, ma i suoi fiori bianchissimi portavano sempre Cristina a posare lo sguardo su quello del vicino, così ben visibile dalla loro finestra. Soprattutto in primavera, quando il vento soffiava leggero...