L’occhio brillava di pura malignità. La stanza era immersa nella penombra del crepuscolo, spezzata solo dal fascio di luce gialla della lampada da tavolo: un riflettore puntato sulle abbondanti mazzette...
Come tutte le sere usciva di casa sgraffignando qualche soldo dalla borsa della madre e attraccava attorno ad uno dei banconi dei bar del centro, regolarmente pieni di uomini distinti...
Bulbo sedeva sul sedile posteriore. La schiena descriveva un arco perfetto, la maglietta bianca impregnata di sudore aderiva alle sue curve, al grasso sul ventre. Il volto, imbrunito dal sole...