Vai al contenuto

Meraviglioso: riportare la vita alla luce

Meraviglioso di Modugno, che nel 1968 fu rifiutata al Festival di Sanremo, è una canzone che invita chi la ascolta a guardare con una nuova prospettiva la vita e risolleva chi sente di non avere più possibilità, appellandosi alla bellezza del mondo. 

Fotografia di Sergio Souza

Tra i molti successi di Domenico Modugno, cantautore conosciuto in tutto il mondo come Mr. Volare grazie al brano Nel blu dipinto di blu, ci furono anche alcuni momenti in cui il suo valore non fu compreso. Nel 1968, per esempio, il cantante presentò il brano Meraviglioso al festival di Sanremo, ma la proposta non fu accolta e partecipò quindi alla competizione con Il posto Mio.

Meraviglioso non fu accettata probabilmente per il tema ritenuto inadatto al festival, il brano infatti, con il testo di Riccardo Pazzaglia, comincia con un esplicito riferimento ad un uomo pronto a gettarsi da un ponte con un gesto estremo. Forse il tema delicato, forse la coincidenza temporale con il suicidio di Luigi Tenco proprio a Sanremo rimandarono il trionfo di Meraviglioso, che ebbe negli anni successivi il suo riscatto, soprattutto dopo la l’incisione successiva del 1971. 

≪E’ vero 
credetemi è accaduto 
di notte su di un ponte 
guardando l’acqua scura 
con la dannata voglia 
di fare un tuffo giù ≫

Il mare, il sole, l’amore, contrapposti al buio di un uomo pronto a compiere il gesto estremo in una notte scura, poiché non più in grado di vedere intorno a lui la possibilità di risalire dal baratro della depressione. Modugno canta con grande semplicità un tema profondissimo, quello della bellezza del mondo e della vita che spesso appaiono oscurati dalle difficoltà che ne impediscono la visione. Appellandosi ai sentimenti più elementari parla con il cuore in mano ai suoi ascoltatori, invitandoli a tornare a cogliere la vera bellezza che abita ogni elemento che ci circonda. Il suo non è uno sminuimento del dolore dell’uomo, compreso nella sua profondità, ma un estremo tentativo di porgere una mano a chi sente di aver toccato il fondo e vive con gli occhi chiusi, stretti dalla depressione che oscura ogni raggio di luce. Un invito a rialzare il capo rivolto all’acqua scura osservata con disperazione dalla soglia di un ponte e rivolgersi di nuovo in alto, tornando a sorprendersi per la bellezza del sole. 

≪Tu dici non ho niente 
Ti sembra niente il sole! 
La vita 
l’amore…
meraviglioso ≫

Nel 2009 il brano tornò in auge grazie alla reinterpretazione dei Negramaro, che con la loro versione pop rock scalarono le classifiche italiane, diffondendo – ancora una volta – l’importante messaggio di Meraviglioso.  Il gruppo si è esibito anche durante il Festival di Sanremo con questa canzone e Giuliano Sangiorgi, il frontman del gruppo musicale ha recitato sul palco del teatro Ariston un monologo. Ha parlato di un posto dove l’uomo può affrancarsi dalla sua vita tempestosa sfuggendo dall’incomunicabilità di sensazioni ed emozioni umane: 

 ≪Si chiama “canzone” questo posto ed è un posto meraviglioso, in cui perfino il tuo dolore, potrà guarire poi “meraviglioso”!≫.

Il passante-angelo che salva l’uomo all’inizio del brano, diventa la canzone stessa, Meraviglioso, una mano offerta per la riscoperta di quello che spesso si perde di vista, un estremo e infuocato invito a non vivere più a occhi chiusi.

Ludovica Amico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.