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La vita bugiarda degli adulti by Sally Rooney

Dove sei, mondo bello (2021), ultimo romanzo di Sally Rooney, è un libro di passaggio che segna un passo diverso nella scrittura dell’autrice irlandese.

Sally Rooney
Fotografia di Thomas Lipke

Irlanda, tempo presente. Eileen ha trent’anni, lavora nella redazione di una rivista letteraria guadagnando il minimo indispensabile per sostenersi economicamente. Simon ha trentacinque anni, è un politico di sinistra e cattolico praticante. Alice, coetanea di Eileen e sua migliore amica, è una scrittrice di successo che ha deciso di trasferirsi in provincia dopo essersi ripresa da un ricovero in un ospedale psichiatrico. Felix è sulla trentina, fa il magazziniere e vive nello stesso posto dove Alice ha scelto di prendere casa.

In un certo senso è vero, come recita lo stralcio del New York Times riportato in copertina da Einaudi, che Dove sei, mondo bello «è il miglior romanzo di Rooney, fino ad ora». L’autrice irlandese sceglie di tornare alle origini delineando la fitta rete di connessioni che lega i suoi quattro protagonisti, ma, a differenza di Parlarne tra amici, a organizzare la narrazione è un narratore esterno e i personaggi hanno tutti, su per giù, la stessa età.

Il centro della scrittura di Sally Rooney resta il mondo dei millennials, con la precarietà lavorativa che mina alla base qualsiasi prospettiva a lungo termine e lo sguardo lucido sulle storture della contemporaneità. Ci sono Tinder e le feste a casa di conoscenti, viaggi in Europa e il microcosmo intellettuale dublinese, il contrasto provincia città e il sesso come più alta forma di conversazione con il corpo altrui. Tuttavia, Rooney sembra spostare l’asse in avanti.

Ora i suoi personaggi sono adulti, spesso cinici e soprattutto reticenti a smascherare le proprie fragilità. Se in Persone normali il dolore era espresso, mostrato, vivisezionato, in Dove sei, mondo bello attraversa silenziosamente tutto il testo per poi esplodere sono nella terza e ultima parte, che per equilibrio e ritmo potrebbe avere dignità d’autonomia come romanzo breve. A ogni confessione segue una smentita e lo scambio per email – analitico e finto blasé – tra Alice e Eileen sui fenomeni che hanno caratterizzato la storia umana è l’unico modo per parlare di sé all’altro: indirettamente.

Le email delle due protagoniste hanno forma saggistica e si alternano alla narrazione dei fatti. Sono al contempo il tratto meno convincente del romanzo e quello che slancia l’autrice in una volontà di narrazione più distesa e meno chirurgica delle prove precedenti.

In questa sperimentazione c’è un sintomo di fallibilità che rende il libro di Rooney il migliore dei tre, perché trasuda un grado di sincerità e incertezza inediti e forse insperati.

Dove sei, mondo bello si snoda lentamente e con inciampi, proiettando la scrittura di Rooney in una zona franca di rischio e bellezza.

Giulia Annecca

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