Scar tissue – Storie in sottofondo

Il titolo di una canzone dei Red Hot Chili Peppers, il titolo anche dell’autobiografia del suo cantante, il titolo di questa rubrica: scar tissue è il tessuto di una cicatrice, quella liscia e ormai insensibile, che racconta una vecchia ferita ed è, ovviamente, il segno che ne rimane.
Traumi e shock dei musicisti hanno dato vita alle nostre canzoni preferite e noi, ogni giorno, ascoltiamo le loro playlist, consapevoli o meno di quel che hanno vissuto come esseri umani prima che come artisti. Le parole di un testo possono voler dire tutto o niente; la composizione musicale ancora meno. È tutto interpretabile, dopotutto. Ma qual è il sentimento che un artista rivive quando canta la sua hit tragica sul palco di uno stadio colmo di migliaia di fans in preda all’emozione? Chi ne è davvero consapevole?
Scoprire chi sono gli artisti nella loro realtà cambia la nostra prospettiva. Si parlerà di quel che conta, e quel che conta è la musica; ma non sempre solo quello. C’è sempre una storia di fondo che apre un nuovo passaggio, una cicatrice che ricorda sofferenze passate.
La rubrica Scar tissue vuole riaprire quelle ferite solo per il tempo di un articolo, raccontare le loro canzoni-cicatrice e mostrare le crepe nella pelle degli artisti da cui si è irradiata musica.

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