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“The Scottish Play”: Macbeth e la superstizione a teatro

Il male al potere e il potere del male: omicidio, violenza e un folle amore. Non tutti sanno, però, che alla storia di Macbeth è legata una leggenda che fa in modo che l’opera venga considerata da tempo come “portatrice di sfortuna”. L’origine? Forse proprio le tre streghe e la loro profezia.

Macbeth è una delle tragedie più note di William Shakespeare. Composta tra il 1605 e il 1608 e pubblicata nel 1623, l’opera ha visto infinite rappresentazioni a teatro, varie riscritture e rifacimenti: basti pensare anche alla versione operistica di questa tragedia musicata da Verdi o, in tempi contemporanei, al film del 2015 diretto da Justin Kurzel.

La trama della tragedia in cinque atti – come la maggior parte delle trame delle tragedie shakespeariane – non è una storia originale. L’autore, infatti, prese a modello le Chronicles of Scotland di Raphael Holinshed.

Temi fondamentali che ritornano spesso durante tutta l’opera sono il potere, l’ambizione e soprattutto l’ambiguità. L’ambiguità, in particolare, non è solo presente nei personaggi principali (Macbeth, Lady Macbeth, le Sorelle Fatali), ma perfino nello stile: le due figure retoriche più utilizzate sono infatti l’ossimoro e l’ironia. Tratto di questa tragedia è proprio che spesso ciò che appare non è affatto come sembra.

Macbeth viene considerata nel mondo del teatro come una tragedia che porta sfortuna. In quest’opera si viene a formare un legame tra la paura – elemento fondamentale all’interno della tragedia shakespeariana – e la superstizione. Occorre cercare le origini di tale credenza popolare nella cultura anglosassone: tuttavia, la nomea di «opera disgraziata» è ormai diffusa in tutto il mondo.

L’opera è considerata portatrice di disgrazia a tal punto che si ritiene porti sfortuna non solo portarla in scena ma anche il solo pronunciarne il nome. È proprio per questo motivo che, quando gli attori si trovano dentro un teatro o sopra il palcoscenico, sostituiscono il titolo Macbeth con l’espressione The Scottish Play, ovvero «Il Dramma Scozzese».

Nello specifico, gli interpreti hanno timore del momento del dramma nel quale vi sono gli incantesimi pronunciati dalle tre streghe. Questo perché, secondo il mito popolare, Shakespeare avrebbe copiato la formula di un sortilegio da delle vere streghe, le quali avrebbero maledetto il dramma per vendicarsi.

Le leggende sull’origine di questo sortilegio iettatore alla base dell’opera sono comunque numerose e tutte diverse l’una dall’altra.

Un racconto vuole che nella prima messa in scena del dramma l’attore protagonista che interpretava Macbeth sia morto appena prima o durante la produzione, il che avrebbe causato la sfortuna dell’opera.

La cosa che colpisce di più nella superstizione legata all’opera pubblicata nel 1623 da William Shakespeare è che si viene a creare un connubio tra quella che è la paura e il carattere oscuro presente nel testo del Macbeth e la stessa paura, mista a superstizione e ambiguità, che invece aleggia al di fuori, durante le rappresentazioni a teatro e nella mente degli attori, che, a distanza di secoli, sono ancora vittime di vecchie leggende e di credenze popolari.

Alessandro Crea

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