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Il viandante della Scozia degli anni ’50: uno sguardo su uno scorcio di vita mozzafiato

Jack Vettriano, nome d’arte di Jack Hoggan, è un artista scozzese di origini italiane, famoso per The Singing Butler del 1992.

Fotografia di Roma Kaiuk

Jack Vettriano è un artista elegante e sensuale: nei suoi quadri è presente un richiamo ad Edward Hopper, artista famoso per i suoi dipinti della solitudine nell’American way. La differenza tra Edward Hopper e questo artista è che quest’ultimo si focalizza sullo stile americano degli anni ’50 rappresentandolo nel panorama scozzese, analizzando dei momenti rubati della vita e per la maggior parte ambientati al mare. Un esempio significativo è The singing butler (1992), un quadro che diventerà la sua opera più famosa.

Dipinto ad olio su tela, rappresenta una coppia che danza un lento sensuale coperta dal maggiordomo e la domestica che tengono due ombrelli scuri.

Tutta l’ambientazione è situata sulle spiagge della costa scozzese di Fife, sul mare del Nord (luogo dove è nato e vissuto l’artista). Il cielo, costellato da nuvole violacee e grigie e con in lontananza qualche pennellata di luce, sembra essere in tempesta. I protagonisti della scena sono una coppia: l’uomo vestito con un abito elegante e la donna con un vestito rosso che cade in modo sinuoso sul suo corpo.

Accanto ai protagonisti ci sono la domestica e il maggiordomo: in particolare quest’ultimo sembra che canti Fly me to the moon reso famoso da Frank Sinatra. L’elemento che richiama Hopper è il panorama: il mare e la spiaggia sono l’espressione di un senso di inquietante incertezza. Lo stesso maggiordomo, senza volto, somiglia infatti ad un amico perduto tempo fa.

Il quadro verrà replicato nella versione Dancer in Emerald, con l’assenza della domestica, e il colore della protagonista di un verde smeraldo (richiamo del titolo).

Altro esempio diverso è il Viaggiatore, quadro emblematico: esso rappresenta un personaggio girato di spalle, vestito con una camicia bianca, un gilet beige, pantaloni neri e un cappello. Il protagonista ha con sé una valigia e guarda all’orizzonte, caratterizzato da una natura selvatica (forse richiamo ai panorami scozzesi cari all’artista).

Il suo successo è dovuto anche alle influenze, oltre che delle opere di Hopper, dei manifesti cinematografici hollywoodiani, e allo sguardo rivolto all’arte impressionista. Ogni suo quadro è un richiamo alla fotografia, tutti sempre molto carichi di dinamismo, rappresentato da persone che ballano, corrono o camminano sulla spiaggia. Le atmosfere, quasi tutte ambientate in spiaggia, ricordano i film noir ma con una differenza significativa: sono ambientazioni reali e romantiche dove i soggetti rappresentano un passato elegante e raffinato, mentre il tempo si ferma e rende un momento della vita indimenticabile.

Leila Ghoreifi

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