LO STUPIDO DI TURNO
Sono lo stupido di turno, fino alla fine ci ho creduto. Dovevo capirlo prima che sarei rimasto fregato. Troppi occhi nei miei occhi, ogni santo giorno, sono arroganti e… Leggi tutto »LO STUPIDO DI TURNO
Sono lo stupido di turno, fino alla fine ci ho creduto. Dovevo capirlo prima che sarei rimasto fregato. Troppi occhi nei miei occhi, ogni santo giorno, sono arroganti e… Leggi tutto »LO STUPIDO DI TURNO
Nel 1964 Anthony Newley e Leslie Bricuiss compongono per il musical The Roar of the Greasepaint – The Smell of the Crowd il brano jazz… Leggi tutto »Feeling good: l’alba di un nuovo inizio
Esterno giorno. Il cielo è di un rosso inverosimile, fasullo. C’è una strada sterrata, tra filari di alberi e campi verdi. Sulla strada, un’utilitaria bianca.… Leggi tutto »MILLENOVECENTOTTANTAQUATTRO
Mi sveglio e vedo il suo corpo emettere strane pulsazioni, fremiti improvvisi, come fosse attraversato da intermittenti scosse elettriche. L’ultimo anelito di vita sta abbandonando il suo grasso e flaccido corpo. Miguel Suarez, è questo: un nome scritto su un cartellino di… Leggi tutto »LA MORTE DI MIGUEL
Un giorno arrivò in paese questa strana famiglia. Vidi due adulti, probabilmente i genitori e due bimbi piccoli, erano troppo lontani da me, per indovinarne l’età, notai solo che entrambi avevano i capelli corvini.Dell’apparizione di questa famiglia… Leggi tutto »LA PRIMA
Un solitario e pallido raggio di sole illuminava il cuscino di fianco al mio, vuoto. Non avevo ancora iniziato a preparare la colazione, quando sentii Titan abbaiare in giardino. Guardando… Leggi tutto »ROSA MAIALINO
I – Alla stazione di Bologna La carezza pallida dell’alba iniziava a nudare quieta i colori dei binari vuoti e dei marciapiedi lucidi. Davide e… Leggi tutto »DIALOGHI DI DUE CANI BASTARDI
Ancora mezz’ora e questo maledetto turno domenicale sarà finito. Oggi sembrano tutti impazziti. Rita Scalzi si stropicciò gli occhi affaticati, poi prese a giocherellare con la penna stilografica, ricevuta… Leggi tutto »UN FOTTUTO REPRESSO
Peppino Sparaccino seppe di dover morire in un caldo pomeriggio di luglio. Poche parole su un biglietto “Ti ucciderò stasera a mezzanotte”. Un tremito gli attraversò il corpo, ma l’uomo non… Leggi tutto »MORTE DI UN SENTIMENTALE
Il ciliegio è un albero banale, ma i suoi fiori bianchissimi portavano sempre Cristina a posare lo sguardo su quello del vicino, così ben visibile dalla loro finestra. Soprattutto in primavera,… Leggi tutto »PIÙ DI UNA COSA SOLA