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Cheone: il mare e l’amore per la propria terra

A Milano, dal 3 novembre 2022 al 3 maggio 2023, nei diversi piani dell’Hotel nhow di Milano, situato in via Tortona 35, si è tenuta la mostra “A Beautiful Mind” di Cheone, artista di street art.

Disegno di Elena Sofia Ricci

Si tratta della prima mostra personale di Cheone, curata da Paola Prada e svoltasi in una zona della città dove il design ha un ruolo centrale. Il titolo della mostra è simbolico: è lo specchio della visione dell’artista su tutte le sfumature e le bellezze della vita.

Il percorso artistico si articola lungo l’intera struttura, ogni piano dell’hotel è caratterizzato da una tematica specifica: il piano terra vuole rappresentare l’idea di bellezza nel suo senso più ampio, e alcune opere rimandano ad artisti della tradizione più classica come Georges de La Tour; al primo piano si ha come soggetto il mare salentino delle origini di Cheone e gli abitanti dell’oceano come pesci palla e stelle marine. Lungo le scale che collegano i piani, si è circondati da farfalle che fluttuano sulle pareti e che accompagnano il visitatore nell’esposizione.

Il secondo piano è caratterizzato dallo studio del negativo e delle sue tonalità, mentre il terzo è improntato su Gallipoli e sulle feste tradizionali del posto. L’ultimo piano, infine, è incentrato sulla Fondazione Francesca Nava, un’organizzazione non profit che aiuta i bambini e le famiglie in condizioni di disagio, ma esplora anche il concetto di graffitismo.

L’artista, Cosimo Caiffa, nome d’arte Cheone, nasce a Gallipoli nel 1979; amante della sua terra, si avvicina al mondo della street art e in modo particolare alla cultura del writing già in tenera età: grazie a uno zio e al padre di un amico, si accosta al disegno e alle tecniche della pittura su tela. Nel corso della sua evoluzione artistica, riesce a confrontarsi con altre tecniche, come quella del “fotorealismo”, una procedura basata sull’uso di una o più fotografie dalle quali l’artista prende le informazioni necessarie per riprodurre tutto quanto su una tela, o nel suo caso anche sui muri. Un esempio significativo è il murales realizzato a Milano nella zona di Porta Romana, più precisamente al numero 113 dell’omonimo corso: una rappresentazione spiazzante e fiabesca, che ricorda lo stile di Gaudì.

Immergendosi nella mostra, e contemplando in particolare la tematica del mare, lo spettatore rimane stupefatto davanti ai lavori di Cheone: attraverso tre elementi come La forza, Il bene e Il riflesso delle onde (che poi sono i titoli delle rispettive opere), l’autore ha voluto rappresentare tre sfaccettature diverse del suo mare salentino.

L’effetto che si crea è dirompente e sorprendente: si riescono a cogliere persino le sfumature dell’acqua, lo spumeggiare del mare e delle onde che sembrano infrangersi sulla tela con incredibile realismo.

L’opera di Cheone ci porta dunque nell’animo più intimo dell’artista, offrendoci luminosi ed emozionanti scorci dell’amore che prova per la sua terra, e per il suo mare.

Leila Ghoreifi

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