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Tradimento e passione a Catfish Row: Porgy and Bess

Fotografia di Filippo Ilderico

George Gershwin è negli anni ’30 il più acclamato songwriter d’America. I suo modello è la musica colta europea. Un’ambizione tormenta il compositore: scrivere un’opera lirica. Incomincia così la storia di Porgy and Bess.

L’apprendistato musicale di Gershwin si compie durante i ruggenti anni ’20, ribattezzati da Francis Scott Fitzgerald “l’età del jazz”. Il giovane compositore si guadagna da vivere come pianista presso gli editori musicali e scrive pezzi brevi e canzoni destinate al fiorente mercato musicale statunitense. Gershwin si afferma rapidamente come un’insuperabile e raffinato melodista i cui motivi risentono della nascente musica afroamericana. Il jazz di Gershwin appare tuttavia smorzare gli aspetti più duri e più spiccatamente africani delle sperimentazioni musicali di New Orleans, per rivestirli di una patina raffinata che li renda piacevoli e accattivanti per il pubblico benpensante delle borghesi metropoli americane.

Gershwin non si accontenta tuttavia del rapido successo ottenuto nell’industria americana, inizia ben presto a nutrire un grande fascino per la colta tradizione musicale europea. Dalla sua penna nascono ben presto pezzi come il Concerto in fa per piano e orchestra, la Rapsodia in Blue e Un Americano a Parigi, che mescolano la forma e il rigore dell’impianto sinfonico europeo con i tratti più caratteristici della musica nera.

Il passo successivo che appare naturale a Gershwin è quello di scrivere un’opera lirica che sia però spiccatamente americana, una folk-opera che si discostasse da tutto ciò che la tradizione operistica aveva fin allora prodotto. Doveva essere un’opera popolare, che parlasse con vivido realismo delle classi più disagiate d’America, primi fra tutti, gli afroamericani. Nel 1926 incontra il romanzo Porgy di DuBose Heyward. Decide di trarne un libretto e si mette al lavoro. L’opera viene rappresentata per la prima volta nel 1935.

Le vicende si svolgono nell’immaginario sobborgo afroamericano di Catfish Row, a Charleston, South Carolina. A muoversi sulla scena ci sono diversi personaggi che rappresentano il caleidoscopico mondo del sottoproletariato urbano, che lotta quotidianamente contro problemi sociali quali la fame, la droga, l’alcolismo, la discriminazione. Fra questa moltitudine di voci emergono le avventure che si instaurano fra un triangolo di tre personaggi: Porgy, Bess e Sportin’ Life.

Porgy è uno storpio, il più semplice e umile fra i personaggi interpretati dal tenore su un palcoscenico di un teatro d’opera. La sua aria più celebre è I Got Plenty o’ Nuttin (‘sono pieno di niente’) in cui canta i vantaggi di essere una persona povera, che, non possedendo nulla, è in grado di cogliere gli aspetti veramente di valore dell’esistenza. Un giorno, a margine di una rissa, si imbatte nella fragile e bisognosa di sostegno Bess, la moglie del boss malavitoso Crown, appena abbandonata del suo uomo. Fra i due nasce ben presto l’amore che culmina con le due celebri canzoni Bess you is my Woman Now e I Love You Porgy.

A minacciare l’intesa sentimentale fra Porgy e Bess non sono soltanto i vani tentativi e le minacce di Crown ma il ben più viscido e mellifluo Sportin’ Life, lo spacciatore del quartiere, portatore di una visione cinica dell’esistenza, come canta in It Ain’t Necesseraly So, che fa da contraltare alla semplicità di Porgy. Sportin’ Life tenta in tutti i modi di sedurre Bess irretendola prima con false promesse e poi con la droga. Nel frattempo Porgy viene arrestato. Sportin’ Life coglie l’occasione e cantanto There’s a Boat dat’s Leavin’ soon for New York riesce a convincere Bess a partire con lui alla volta della metropoli per rifarsi una nuova vita lontano dagli stenti e dalle miserie di Catfish Raw. Bess è convinta e abbandona Porgy. L’opera si conclude con l’uscita di prigione di Porgy che speranzoso decide di andare a cercare Bess per riaverla, ovunque ella si trovi.

Gershwin in quest’opera di tre atti canta un’epopea degli umili e degli emarginati. Sulla trama principali si innestano moltissimi episodi secondari che restituiscono con crudezza la condizione di miseria degli afroamericani. Il suo obiettivo è quello di dipingere attraverso l’America le vere condizioni del popolo americano. La sua è un’opera popolare sia perché narra le vicende di persone qualunque sia perché si rivolge indistintamente a tutti gli americani in quanto parte di un’unica nazione.

Il motivo popolare si riflette anche sulle scelte musicali di Gershwin che guardano prepotentemente al genere musicale americano per eccellenza: quello del jazz. Ibridando la tradizione operistica europea con la musica nera Gershwin darà inconsapevolmente il là a un nuovo genere destinato ad avere grande successo nel ‘900: il musical.

Porgy and Bess mette in scena per la prima volta le grandi problematiche sociali insite nella società americana. All’indomani della grande depressione prende il via una nuova grande narrazione: la speranza che anche chi nasce ai margini della società possa riscattarsi e trovare il suo posto in mondo più giusto.

Mattia Sonzogni

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